I dati:
- che rivelano origine razziale/etnica
- che rivelano opinioni politiche
- che rivelano convinzioni religiose/filosofiche
- che rivelano appartenenza sindacale
- genetici/biometrici (intesi all’identificazione univoca)
- relativi alla salute/vita sessuale
- relativi all’orientamento sessuale
sono quelli che una volta erano definiti, anche giuridicamente, “dati sensibili”, a cui il GDPR ha aggiunto, semplicemente perché diventati rilevanti con l’avanzamento scientifico e tecnologico, i dati di tipo genetico e biometrico (quando sono utilizzati per l’identificazione univoca di un individuo). Questo insieme di tipi di dato viene ora chiamato giuridicamente “categorie particolari di dati personali”, spesso abbreviato in “dati particolari”, o ancora “dati sensibili” (anche se questa espressione ha ormai un valore esclusivamente colloquiale e non formale).
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